Villa Sant’Isidoro de Cordova
Villa Sant’Isidoro, cosi chiamata perché commissionata dalla famiglia Del Castillo, marchesi di Sant’Isidoro, sorge su un’antica masseria con torre, cosi come Villa Cattolica e Villa Butera, un caseggiato rurale con torre di avvistamento e magazzini per la custodia degli attrezzi agricoli e delle derrate raccolte.Alla metà del Settecento la masseria Grassini viene trasformata in villa destinata a diventare un importante centro di produzione. Villa Sant’Isidoro, costruita al centro di un asse che univa l’antica via consolare ad Aspra, gode di un meraviglioso panorama sul Golfo di Palermo, tant’è che lo scalone monumentale a doppia rampa si trova nel lato nord della Villa, nella facciata secondaria. La villa era circondata da corpi bassi per la servitù e per le attività della vita quotidiana e presenta una corte intima all’interno della quale si trova la chiesa di corte. Alla villa si accedeva mediante un lungo viale che dalla via Consolare raggiungeva la casina attraversandola e proseguiva verso Aspra. Nel 1801 le fonti parlano di una casina in tre piani con diversa officine, chiesa, taverna, giardino con alberi, chiusa con terre scapole e mezza zappa d’acqua perenne in tutte le ore.
Il matrimonio tra Rosa Del Castillo, marchesa di Sant’Isidoro e Filippo De Cordova nel 1849 comporterà ulteriori trasformazioni della struttura, inoltre i De Cordova contribuiranno allo sviluppo agricolo ed economico del borgo marinaro di Aspra, facendo della villa un importante centro di produzione con l’acquisto di strumenti e macchinari innovativi. Ad oggi il proprietario è Domenico Angileri che ha ricevuto la villa in dono dall’ultima erede dei Cordova, la marchesa Maria Teresa. La nuova proprietà ha commissionato i restauri e ha reso la villa fruibile e aperta al pubblico. Il piano nobile della villa Sant’Isidoro è sostanzialmente diviso in due zone, l’ala est destinata ad accogliere gli appartamenti privati della famiglia nobiliare e quella ovest le sale di rappresentanza, al centro come elemento di congiunzione si trova una sala di benvenuto decorata a tempera con la rappresentazione del blasone formato da quattro stemmi araldici appartenenti alle quattro famiglie nobiliari che sono strettamente legati alla struttura (I Del Castillo, i Matrilli, i Paternò e i De Cordova). Tra gli ambienti di rappresentanza è da visitare l’ufficio di Pietro De Cordova, che oggi custodisce tra le opere artistiche più importanti il Davide con la testa di Golia attribuito a Pietro Novelli e il Martirio di San Sebastiano di Jusepe de Ribera. Il Salone principale è decorato a grottesche e a trompe l’eoil e presenta una pavimentazione maiolicata a bande bianche e blu. La villa custodisce un fondo librario con oltre 800 volumi che vanno dal XV al XX secolo e diverse collezioni di abiti e giocattoli d’epoca e di macchine fotografiche e pellicole. Tutto questo è possibile fruirlo contattando l’associazione che gestisce la villa e ne cura le visite guidate.