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Via Vallone de Spuches, 29
90011 Bagheria (PA)

dal Lunedì al Venerdì
13:00 - 15:00 | 19:30 - 22:30
Sabato CHIUSI
Domenica aperti solo a pranzo

Le Origini

Bagheria nasce alla fine del Seicento, grazie all’impulso della famiglia Branciforti e in particolar modo di Giuseppe Branciforti, principe di Pietraperzia e Leonforte e conte di Raccuglia che nel 1658 costruì la sua casina, la sua villa proprio nelle terre fertili della Bacarìa.

Ma la storia di Bagheria è ancora più antica, infatti, se ancora nel XII secolo veniva ricordata come foresta demaniale dove far legna, nel Quattrocento si trasforma in un territorio altamente produttivo: tutta l’area della Baronia di Sòlanto (Santa Flavia, Casteldaccia e Bagheria) viene coltivata con vigneti e canna da zucchero. Fino a tutto il Cinquecento Bagheria non presenta caratteristiche insediative di tipo urbano, si attesta, però, la presenza di masserie protette da torri, con una frequentazione umana continua ma non stabile. Molti nobili scelsero di costruire la propria residenza estiva nel “villagio delle delizie”, alcuni trasformarono preesistenti masserie, altri invece finanziarono cantieri per la costruzione ex novo delle loro ville. In pochi anni Bagheria divenne cantiere diffuso, centinaia di maestranze vennero impiegate per la costruzione delle dimore nobiliari. Nel 1714 Nicola Placido Branciforti ottenne dal re di Sicilia Vittorio Amedeo d’Aosta di includere nel suo itinerario di visita nell’Isola, all’indomani della sua investitura, una sosta a Bagheria e quindi a Villa Branciforti. La visita del re a Bagheria viene descritta da Luigi Natoli in una delle pagine del suo romanzo storico “I Beati Paoli”: La mattina del 19 aprile, Vittorio Amedeo e Anna d’Orleans partirono per Messina. Il corteo reale uscì da Porta Nuova, il re a cavallo, preceduto, circondato, seguito dalle guardie, dai dignitari di corte, dal Senato, dalla nobiltà. La prima tappa era Bagheria... A villa Brancifori Butera una epigrafe murata nel passaggio nord che si affaccia alla corte ovest ricorda la visita del re Vittorio Amedeo con queste parole: Vittorio Amedeo di Savoia /re di Sicilia Gerusalemme e Cipro/e/Anna Maria d’Orleans regina/ movendo da Palermo capitale/per visitare/ le altre città del regno/il 19 aprile 1714/qui sostarono/ lietamente accolti/dai principi di Butera.

Da questo momento in poi altre famiglie nobiliari decidono di investire e costruire le proprie sontuose dimore a Bagheria. Nel 1768 Salvatore Branciforti, principe di Butera, finanzia la realizzazione di due importanti assi viari ortogonali, gli attuali Corso Umberto e Corso Butera, da cui partirà un’ordinata urbanizzazione, un vero e proprio piano regolatore.

Il 21 settembre 1826, per ordine del re Francesco I si istituisce il Comune di Bagheria, indipendente da Sòlanto che invece era ancora costituita da Santa Flavia e Casteldaccia. Il re decreta che i villaggi di Bagaria, Aspra, Santa Flavia, Casteldaccia, Solanto, Porticello e Sant’Elia siano divisi dal Comune di Palermo e formino due Comuni separati, Bagaria con Aspra e Solanto.

Bagheria è terra di ricchezza, considerata villaggio di delizie che ha saputo conciliare l’umile lavoro delle terre alle splendide ville barocche, cantieri a cielo aperto, spazi di cultura. Ma Bagheria è anche la conca d’oro, distesa di agrumeti oltraggiati e distrutti dalla forza del cemento e dell’edilizia abusiva, è la città delle arti, avendo dato i natali a illustri pittori, fotografi, letterati, registi; è una città, che nonostante le difficoltà, conserva ancora la sua identità, la memoria di un passato nobile tutto da scoprire e da vivere.