I “Conte” da tre generazioni
Oliveri 64, Trattoria Contemporanea, è il frutto di una lunga e importante storia che accomuna tre generazioni della famiglia Oliveri e per ultimo Claudio, figlio di Franco il Conte, recentemente scomparso, a cui si vuole dedicare questo scritto. La storia dei “Conte” ha inizio con Croce Oliveri, classe 1920, originario di Carini, che sposa Concetta, nativa di Frazzanò, piccolo paesino in provincia di Messina. I due per diversi motivi giungono a Bagheria accolti da un amico. Croce non aveva un lavoro vero e proprio, faceva lavoretti saltuari, cercava di sbarcare il lunario inventandosi attività lavorative, certo l’inventiva e l’intraprendenza non gli mancava. Su suggerimento di un amico della Puntavugghia – quartiere a nord di Bagheria nei pressi della stazione ferroviaria, un tempo zona diciamo “industriale”, Croce decide di lavorare da banconista in un bar della puntavugghia appunto. In quegli anni si organizzavano feste alla puntavugghia, spettacoli, soprattutto in onore di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti e Croce, in una di queste occasioni, viene scritturato in una rappresentazione teatrale con il ruolo di un “Conte” e talmente si è immedesimato nella parte e talmente si atteggiava al ruolo, che da quel momento fu chiamato “u Cuonti”, il conte, ma non solo lui ma tutti suoi figli, perché nel frattempo dall’unione con Concetta erano nati 3 figli maschi e una figlia femmina. Il Conte quindi nel 1964, dopo avere lavorato per diversi anni al bar La Favorita, decide di aprire un ristorante in società a piazza Indipendenza. Nasce a Bagheria la “trattoria del Conte”. L’esperienza societaria dura poco, solo un anno, infatti nel 1965, il figlio più grande di Croce, Giovanni insieme ai genitori e al fratello Pippo aprono un nuovo locale in Via Diego D’Amico e successivamente in via Federico II. Di fatto ritornano a Puntavugghia, dove tutto era iniziato.