Claudio Oliveri e la sua nuova cucina
Nel 2010 Claudio decide di intraprendere sul serio la carriera della ristorazione, era stato sempre accanto al padre in cucina, aveva appreso molto, ma aveva bisogno di capire se in fondo quella sarebbe stata davvero la sua strada. Claudio decide di frequentare nel 2013 la scuola di Gualtiero Marchesi, un maestro della cucina, la grandezza di Gualtiero Marchesi è di non avere creato un impero di ristoranti né cresciuto eredi diretti, ma è di aver costretto a «ragionare», con i suoi piatti, i cuochi dagli anni ’80 in poi. Marchesi pensava la cucina come un pittore fa per un quadro o un compositore per una sinfonia. Inoltre però, credeva anche che fosse una scienza esatta, al pari di fisica e chimica, e il risultato non potesse e non dovesse cambiare. Nemmeno da un punto di vista estetico. «Di ogni piatto realizzo il campione e lo faccio fotografare, in modo che i miei cuochi lo eseguano sempre, esattamente a quel modo» diceva. Per lui, la creatività migliora con l’esperienza, la cultura e la conoscenza, ed è appannaggio di pochissimi. Claudio dopo l’esperienza formativa con Gualtiero Marchesi capisce che la cucina è il suo mestiere, la sua passione, pertanto decide di chiudere l’albergo di Porticello e di dare vita ad Oliveri 64 proprio in quel locale a piano terra dell’albergo della “vaniddazza”. Oliveri 1964 diventa un posto elegante, con un design moderno, caldo, accogliente che sa conciliare la contemporaneità e la tradizione e la semplicità della cucina.



I riconoscimenti
Nel 2020 Claudio Oliveri conquista l’iscrizione nella guida del Gambero Rosso e nella guida dell’Espresso, riconoscimento che gli viene confermato anche negli anni a seguire.
Il successo della cucina di Claudio è la famiglia innanzitutto, il ristorante è a conduzione familiare, le sorelle, il cognato Giuseppe e la moglie Marianna curano alla perfezione i dettagli e sono attenti all’accoglienza dell’ospite, ma anche i prodotti, le materie prime utilizzate, tutte provenienti dalle eccellenze del nostro territorio della baronia di Solanto.
Materie prime che ci fanno gustare sapori e acquisire saperi, prodotti della terra e del mare che invitano l’ospite a visitare e godere il patrimonio culturale e naturalistico del nostro territorio.

La cucina di Claudio
Claudio ha deciso di dare vita ad una trattoria contemporanea, trattoria perché vuole mantenere la tradizione familiare, il calore e il contesto popolare dell’accoglienza, della conversazione, del rapporto tra il ristoratore e l’ospite.
Una trattoria, però, elegante, semplice, che offre piatti semplici ma reinterpretati in chiave contemporanea e realizzati con materie prime e prodotti di altissima qualità, accompagnati da ottimi vini.
La trattoria contemporanea Oliveri 1964 è una esperienza culinaria, gastronomica, ma anche un percorso immersivo nel territorio comprensoriale di Bagheria. La cucina è un tutt’uno con la storia, la tradizione, la cultura, l’identità di una comunità. E i piatti di Claudio, hanno questo obiettivo, sintetizzare con un miscuglio di sensi, i colori della terra e del mare, del giallo del tufo e dell’azzurro di Aspra.
