
Chiesa Maria SS. Addolorata

La chiesa di Aspra all’arrivo di don Cipolla si trovava in uno stato tale da sembrare una stalla di circa 50 mq, tanto da suscitare nel nuovo parroco l’idea della costruzione di una nuova chiesa.All’arrivo di don Cipolla Aspra contava 1258 abitanti. L’idea della nuova chiesa piaceva agli abitanti ma ebbe come oppositori i De Cordova che non volevano cedere altro terreno, ma nel 1925, ottenuta l’autorizzazione del vescovo, don Cipolla diede inizio alla costruzione della chiesa, ampliando la cappella già esistente. Nel 1929, il 5 giugno la chiesa venne eretta canonicamente parrocchia e dedicata alla Beata Vergine Maria Addolorata. Ma il luogo sacro risultava spoglio, pertanto, don Giuseppe Cipolla incaricò il giovane Renato Guttuso e Giuseppe Pillitteri di affrescare l’abside della chiesa non sottoponendo, però, i bozzetti al parere della Commissione per l’Arte Sacra.
Guttuso dipinse una maestosa scena di Pentecoste usando come modelli per le figure degli apostoli i pescatori del luogo. Giuseppe Tornatore nel suo film Baarìa rappresenta magistralmente questo episodio. Guttuso dipinse anche la preghiera nel Getsemani e l’incontro di Gesù con le donne, nell’estradosso dell’arco invece due angeli musicanti con il volto di Topazia Alliata e Orietta. Il cardinale Lavitrano non gradì l’opera e ne dispose la censura con la cancellazione immediata, don Cipolla fece ricoprire con calce viva la scena della Pentecoste e occultò i due episodi della Passione sovrapponendovi due reliquiari, si salvarono solo i due angeli musicanti. Nel 1969 iniziò una proficua discussione sul recupero degli affreschi portata avanti dal letterato e intellettuale Castrense Civello che coinvolse lo stesso Renato Guttuso. Nel 1991 fu attuato un primo restauro e nel 2007 un ulteriore intervento ha reso leggibile, seppur con qualche limite, l’intero ciclo pittorico. La visita alla chiesa di Aspra è una esperienza da consigliare e vivere.